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venerdì 18 aprile 2014

Anteprima PDF - "I satelliti nel sistema solare"

Come promesso sulla pagina Facebook, ecco un piccolo anteprima del lavoro sui satelliti nel sistema solare. Il PDF completo sarà disponibile tra qualche settimana, intanto ne pubblico un "assaggio".

Prima di tutto scrivo una mappa del lavoro con i paragrafi e gli argomenti trattati:


I SATELLITI NEL SISTEMA SOLARE
- Origine
- Distribuzione nel sistema solare
- Caratteristiche orbitali
- Osservazione
- Quasi satelliti
- Guida alla lettura

- SISTEMA SOLARE INTERNO
  - Mercurio
  - Venere
  - Terra (LUNA)
  - Marte (FOBOS, DEIMOS)

- SISTEMA SOLARE ESTERNO
  - Giove (Satelliti medicei: IO, EUROPA, CALLISTO, GANIMEDE; altri satelliti)
  - Saturno (PAN, MIMAS, ENCELADO, TETI, DIONE, REA, TITANO, IPERIONE, GIAPETO, ATLAS, PROMETEO, PANDORA)
  - Urano (MIRANDA, ARIEL, UMBRIEL, TITANIA, OBERON)
  - Nettuno (TRITONE, NEREIDE)

- ALTRI CORPI DEL SISTEMA SOLLARE
  - Pianeti nani: Plutone (CARONTE), Eris (DISNOMIA), Haumea (HI'IAKA, NAMAKA)
  - Satelliti asteroidali: Ida (DATTILO)

TABELLA RIASSUNTIVA CARATTERISTICHE DEI SATELLITI PRINCIPALI

È proprio la tabella l'anteprima di cui parlavo: è possibile visualizzarla e scaricarla in pdf da questo link. Questo PDF e i seguenti che verranno caricati sono disponibili nella nuova pagina del blog "PDF".

NB: blogger non consente di caricare direttamente file pdf. Per questo il link porta al sito "Box.com" che visualizza direttamente il contenuto; per scaricare il file basta cliccare il tasto "scarica" in alto a destra.

martedì 8 aprile 2014

Che differenza c';è tra meteora, meteroite e meteoroide?

Che differenza c';è tra meteora, meteroite e meteoroide? 

Meteora, meteorite e meteoroide sono 3 definizioni che molto spesso accostiamo ad un corpo soggetto al campo di gravitazione terrestre che è tanto più intenso quanto minore è la distanza.
Queste tre definizioni possono essere attribuite allo stesso oggetto in 3 fasi differenti. Andando quindi ad analizzare un corpo attratto dalla gravità terrestre (che non sia ovviamente la Luna) possiamo descriverne 3 "momenti" corrispondenti a 3 "stati":


1) METEOROIDE : è semplicemente un frammento roccioso qualsiasi di dimensioni ridotte che vanno da quelle di un granello di sabbia fino a quelle di un sasso. Possiamo quindi dire che il nostro oggetto è nella "prima fase".
 









2) METEORA: una volta entrato nell'atmosfera terrestre, il corpo si trova davanti la forza d'attrito che provocano i gas che incontra. Questa forza è talmente alta che i gas vengono "ionizzati" perdono cioè un elettrone; ma data la presenza di elettroni liberi, questi vengono subito attratti dalla carica positiva e tendono ad unirsi. Questo processo disperde energia sotto forma di una scia luminosa che noi chiamiamo meteora. Questa è la seconda fase del nostro oggetto ed in alcuni casi anche l'ultima.


3) METEORITE : è ciò che rimane, se rimane, quando l'oggetto tocca il suolo. Durante l'attraversamento della atmosfera, infatti, l'oggetto attratto dalla gravità terrestre, tende a sgretolarsi in funzione delle forze di attrito che agendo su un oggetto che viaggia a velocità molto elevate non sono certo trascurabili. Molto spesso questa fase non viene raggiunta perchè l'oggetto è in genere così piccolo che non riesce ad arrivare alla collisione con il suolo terrestre.




sabato 5 aprile 2014

Le stagioni e la materia oscura

La materia oscura è una particolare forma di materia formata da particelle molto strane dette WIMP (Weakly Interacting Massive Particle, ovvero particelle massicce debolmente interagenti). Questa loro tendenza a non interagire con altre particelle le rende molto misteriose.
Possiamo presumere con buona probabilità che in questo preciso momento un numero esageratamente grande di queste particelle stia attraversando voi, i vostri atomi, quelli del vostro computer senza lasciare alcuna traccia. La materia oscura da quello che sappiamo è però organizzata nello spazio in "nubi", se così possiamo definirle, ed in maniera assolutamente disordinata.

 Le stagioni cambiano, anche per la materia oscura
 La materia oscura fotografata dal telescopio spaziale Hubble


Cosa c'entra tutto questo con le stagioni? semplice. Queste particelle creano nello spazio una sorta di "vento" che investe il nostro sistema solare e di conseguenza la nostra Terra, in diversi periodi dell'anno. Si presume infatti, su base teorica, che durante l'inverno questo flusso sia meno intenso in funzione del fatto che la nostra Terra si muove nella stessa direzione delle particelle. Durante il periodo estivo, invece, viaggiando le due entità in versi opposti l'una all'altra il flusso di particelle sarebbe maggiore. Come abbiamo già detto però queste particelle, a causa della loro stessa natura, sono molto difficili da studiare perciò sta prendendo piede ultimamente una teoria secondo la quale il campo gravitazionale del sole influirebbe in maniera determinante sul percorso delle WIMP andando a collocare il picco massimo di collisioni nei primi giorni di Marzo.


N.B.: se vi trovate a Sud dell'equatore basta invertire le stagioni.

sabato 29 marzo 2014

Astrofotografia con cellulare: Sole e Luna con lo smartphone


Chi ha detto che per poter fare astrofotografia servono attrezzature costose che non sono alla portata di tutti?
Guardati in tasca... si, proprio così! Probabilmente quasi tutti noi abbiamo un cellulare, ma spesso presi da Instagram e Whatsapp non ci rendiamo conto che la semplice fotocamera dello smartphone è proprio quello che fa al caso nostro per poter fare un po' di astroriprese solari e lunari, anche con un piccolo telescopio! 


Ma quindi, come fare esattamente?
Le immagini in questa pagina sono state scattate con un Samsung Galaxy Ace (fotocamera da 5 megapixel). 
Prima di poter passare a scattare qualche foto, dobbiamo regolare qualche impostazione della fotocamera. Innanzitutto dobbiamo togliere il flash, dato che la luce rifletterebbe sulle lenti; inoltre occorre impostare su "automatico" il bilanciamento del bianco, il contrasto e (molto importante) l'ISO e la messa a fuoco. In pratica, bisogna solo spuntare qualche tick, il resto lo fa il vostro cellulare! Basterà quindi appoggiare la fotocamera all'oculare con la mano ben salda e... CLICK!



Quali sono i risultati?
I risultati sono davvero incoraggianti e soddisfacenti! Ovviamente non si può pretendere di fare riprese planetarie e tanto meno deep, ma "solo" di astri grandi e luminosi come il Sole (con apposito filtro) e Luna. 
L'immagine in alto è la mia prima prova con questa tecnica, utilizzata anche per fare una Pop Art astronomica: una ripresa della nostra stella con qualche macchia solare (le macchie in alto a destra sono frutto di ottiche non troppo pulite, difficili da notare la mattina durante le riprese solari). 
Risultati migliori ho ottenuto, quasi per caso il 16 marzo scorso, quando, in attesa del doppio transito di Io e Ganimede su Giove, decisi di puntare la Luna piena e di fare qualche scatto. Ecco il risultato! (cliccare sull'immagine per ingrandire) Magari non si può ingrandire molto, ma nell'insieme è già bella così; è ovvio infatti che anche qualche megapixel in più fa la differenza. 


Qualche idea originale
Con queste riprese si può già iniziare a pensare a qualche realizzazione originale:
- Sole: sommare riprese fatte a poche ore di distanza nell'arco della giornata per mostrare il moto della stella e l'evoluzione delle macchie solari
- Luna: Sommare (in un collage o in un file gif) più riprese fatte a distanza di qualche notte per evidenziare l'intero ciclo delle fasi.


Spero di poter mettere in pratica presto qualcuna di queste idee, questi sono solo i primi risultati!





giovedì 13 marzo 2014

Tipi di galassie

Tipi di galassie

Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi e associazioni stellari, gas e polveri legati insieme dalla forza di gravità. Le galassie sono oggetti di vastissime dimensioni e possono arrivare a contenere anche mille miliardi di stelle, tutte orbitanti intorno ad un comune centro di massa (molto spesso un buco nero). I “mattoni” che compongono le galassie sono gli ammassi globulari di stelle, mentre le galassie stesse si possono riunire in superammassi galattici, sotto l’azione della forza di gravità. 

[Proprio la copertina di questo blog ha come protagonista la Galassia di Andromeda, la galassia spirale più vicina alla nostra e la più facile da osservare anche con strumenti amatoriali; in basso, invece, un'altra galassia  spirale, M83]




Nell'universo esistono diversi tipi di galassie, classificate mediante la Sequenza di Hubble. Essa consiste di un diagramma a Diapason, che raggruppa le galassie in tre categorie in tre categorie:



·     Ellittiche: hanno una quantità molto bassa di materia interstellare e sono dunque composte da stelle molto vecchie orbitanti con orbite caotiche intorno al centro di massa. Per questo motivo possono essere considerate come degli enormi ammassi globulari. Un tipo di galassie ellittiche, le ellittiche giganti, sono probabilmente causate da interiezioni tra più galassie e si trovano spesso al centro di superammassi galattici essendone i componenti più massicci. Le galassie ellittiche sono indicate con la lettera E sono classificate in base alla loro ellitticità da E0 a E7.

·     Spirali: consistono in un disco di stelle e materia interstellare rotante intorno ad un centro di massa. Tali corpi si avvolgono intorno ad esso formando diversi bracci, più o meno distinti. Sono galassie spirali la Via Lattea e la Galassia di Andromeda. Le galassie spirali sono indicate con la lettera S sono classificate con a, b, c in base al bulge (rigonfiamento) centrale e alla nitidezza dei bracci.
Le galassie spirali posso anche presentare una barra centrale che attraversa il nucleo, da cui si sviluppano i bracci a spirale. In questo caso le galassie  sono dette spirali barrate e sono indicate con le lettere SB a, b, c.

·     Peculiari: ne esistono principalmente tre tipi: quelle ad anello (formate da un nucleo e da un anello di stelle e materia che gli orbitano intorno), lenticolare (hanno caratteristiche sia delle spirali che delle ellittiche, come la presenza di bracci poco accennati con un alone galattico intorno), irregolari (non presentano alcuna caratteristica al loro interno, come le Nubi di Magellano).
                                                                     


La Galassia Sombrero (M104), una delle più belle osservabili, è una galassia peculiare ad anello.