Io, Europa, Callisto e Ganimede: i satelliti di Giove osservati per la prima volta da Galileo. |
Si dice satellite naturale o, più impropriamente luna, un corpo celeste che orbita attorno ad un altro corpo diverso da una stella (oltre che di pianeti, esistono infatti anche satelliti di pianeti nani e asteroidi). Nel sistema solare se ne conoscono oltre centocinquanta.
NB: spesso con questa parola ci si riferisce ai satelliti artificiali, come quelli geostazionari in orbita intorno al nostro pianeta per fornire dati meteo o come ausilio nella localizzazione GPS.
In questo articolo, ovviamente, non ci occuperemo di questi ultimi.
Origine
Una delle ipotesi più accreditate per la formazione della Luna prevede l'impatto con un grosso asteroide. |
Per la maggior parte di essi si crede siano stati planetesimi (oggetti rocciosi primordiali che aggregandosi formarono i pianeti) catturati dalla forza gravitazionale di corpi con massa maggiore (i pianeti).
Altre ipotesi riguardano la cattura di asteroidi (soprattutto per i satelliti dei pianeti più esterni).
Un’altra, infine, prevede la loro formazione a partire da materiale espulso dal pianeta in seguito ad un impatto (ipotesi molto accreditata per la Luna).
Quasi-satelliti
Un quasi-satellite è un corpo celeste avente un’orbita che comprende sia un pianeta che la sua rispettiva stella.
I quasi-satelliti rimangono nelle vicinanze dei propri pianeti per periodi di tempo variabili, avendo orbite instabili che in lunghi periodi possono portarli lontano dai pianeti. Per completare un’orbita intorno al Sole un quasi-satellite impiega esattamente lo stesso tempo del suo pianeta (risonanza orbitale 1:1), ma di solito ha una maggiore eccentricità.
Attualmente sono conosciuti cinque quasi-satelliti della Terra (il più famoso è probabilmente 3753 Cruithne), uno di Venere (2002 VE68) e uno di Nettuno.
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