Titolo : Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo.
Autore: Stephen Hawking
Casa editrice : BUR, Biblioteca Universale Rizzoli
I edizione: 1988
Genere : saggio di divulgazione scientifica
Pagine: 217
Perché la natura è così com'è? È possibile che un giorno gli
effetti precederanno le cause ed il tempo scorrerà all'indietro? Sono solo due
delle domande che il professor Stephen W. Hawking ci permette, attraverso le leggi della fisica, di
analizzare in questo libro. In soli 10 capitoli l'ex professore lucasiano di
matematica ripercorre, equazione dopo equazione, teoria dopo teoria, l'intera
storia dell'universo. Dalla concezione aristotelica, alle teorie più recenti e stravaganti, passando per
la relatività di Einstein e lo spazio-tempo. I buchi neri sono il luogo in cui queste teorie così "strane" prendono il sopravvento sul buon senso e si mostrano nella loro maestosità. Al termine di questa avventura nella quale Hawking cerca Dio (o forse la sua
assenza), il professore si concede una breve parentesi con 3 capitoli dedicati
ai 3 scienziati più influenti, a suo parere, nella storia della scienza : Galileo Galilei, Albert Einstein
ed Isaac Newton al quale si dice particolarmente legato essendo nato
esattamente 300 anni dopo lui ed avendo occupato la sua stessa cattedra a Cambridge.
Ad essere sinceri in molti passi non è un libro semplice e lineare, specie se non si ha una conoscenza minima della fisica almeno per quanto riguarda le leggi fondamentali. Mentre la prima parte assume infatti più un'impostazione storica descrivendo le leggi base della fisica ormai ampiamente riconosciute e le vecchie teorie ormai andate in pensione, dal quarto capitolo in poi è interamente basata sulla meccanica quantistica nella quale il "buon senso" viene messo da parte in favore di teorie stravaganti... ma giuste! I capitoli più interessanti e degni di nota sono senza dubbio il quarto, nel quale si espone il principio di indeterminazione di Heisenberg, ed il settimo nel quale l'autore si concentra sul concetto di buco nero e sul fatto che essi non sono poi esattamente "neri"... ;)
"Equidistanti dagli atomi e dalle stelle noi stiamo
espandendo gli orizzonti della nostra esplorazione ad abbracciare sia
l'estremamente piccolo che l'estremamente grande" - Carl Sagan nell'introduzione
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