La stazione
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS sta per l'inglese International Space Station) è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica in orbita intorno alla Terra dal 1998. Essa orbita ad un'altitudine compresa tra i 280 e i 460 km (per confronto gli aerei non superano i 15 km e le aurore polari si sviluppano intorno ai 100 km). La stazione orbita ad una velocità di 28 000 km/h (quasi 8 chilometri al secondo) completando circa 16 orbite al giorno.
Essa è abitata continuativamente dal 2000 e attualmente ha un equipaggio di sei astronauti che vengono sostituiti, tre alla volta, dopo una permanenza a bordo di circa sei mesi. Durante questo periodo di tempo essi svolgono esperimenti scientifici di fisica, chimica, biologia, medicina e osservazioni astronomiche e meteorologiche al fine di porre le basi per l'esplorazione spaziale del futuro e la colonizzazione umana permanente di altri corpi celesti (primi su tutti la Luna e Marte).
Contributo italiano
La realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale è il più grande progetto mai portato a termine dalla collaborazione di tutte le agenzie spaziali mondiali.
Quello che non ti aspetti, però, è sapere che più del 50 % del volume della stazione è stato costruito in Italia! Il nostro Paese, oltre ai contributi dati tramite l'ESA, è uno tra i primi per impegno nel progetto: il tricolore si trova sui tre moduli (Leonardo, Raffaello, Donatello) che, nell'era dello Space Shuttle, hanno portato la strumentazione a bordo della stazione; italiani sono anche due dei dieci moduli che compongono la stazione e la famosa cupola da cui gli astronauti hanno viste mozzafiato della Terra e dello spazio.
Un'altra curiosità: italiana è anche l'acqua che bevono gli astronauti a bordo.
Tutto questo impegno ci consente la prerogativa dell'utilizzo di molte strumentazioni per interessi scientifici solo e soltanto italiani (recentemente vi ha potuto lavorare Luca Parmitano, quinto astronauta italiano, e, dal prossimo novembre, anche Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio).
A causa delle sue grandi dimensioni, la ISS è visibile anche da Terra e talvolta i sui veloci passaggi (qualche decina di secondi) raggiungono la luminosità di Venere o Giove. È facile infatti osservare i transiti della stazione sopra le nostre teste, anche due o tre per notte.
Per scoprire come osservare la Stazione Spaziale Internazionale ad occhio nudo, pubblicherò a breve un post con tutti gli aiuti che la tecnologia può offrirci oggigiorno.